Raccomandazioni hardware per
Adobe After Effects
Testiamo un’ampia gamma di processori e schede video utilizzando dei benchmark per After Effects in modo che possiate sapere qual è l’hardware più performante.
Indicazioni sulla scelta dell’hardware
After Effects CC – Requisiti di sistema
Link rapido a: Processore (CPU) – Scheda video (GPU) – Memoria (RAM) – Archiviazione (HDD/SSD) – Schede Audio – FAQ
Come molti sviluppatori di software, Adobe pubblica un elenco di requisiti di sistema per After Effects, utile per verificare che l’hardware del vostro computer sia compatibile con il programma. Tuttavia, questi elenchi si limitano spesso a indicare le specifiche minime necessarie per eseguire il software, e non quelle che garantiscono le migliori prestazioni reali. In alcuni casi, inoltre, possono risultare obsoleti, includere revisioni hardware datate o semplicemente componenti non ottimizzati per l’uso professionale.
Per questo motivo, in MC Computer eseguiamo e pubblichiamo test hardware approfonditi e benchmark interni, per garantire che i sistemi che realizziamo siano perfettamente ottimizzati per Adobe After Effects. Grazie a queste analisi, possiamo consigliare con precisione quali componenti offrono le prestazioni migliori, in base alle esigenze specifiche del flusso di lavoro.
Sulla base dei nostri test, abbiamo sviluppato una selezione di hardware consigliato per After Effects, progettata per offrire massima stabilità, velocità e produttività nei progetti di motion design, compositing e VFX.
Processore (CPU)
Il processore (CPU) è uno dei componenti più importanti di una workstation dedicata ad After Effects.
Sebbene l’accelerazione GPU stia diventando sempre più rilevante, la scelta della CPU continua ad avere l’impatto maggiore sulle prestazioni complessive del sistema.Tuttavia, il modo in cui After Effects utilizza la CPU rende difficile valutare le prestazioni di un processore basandosi solo su frequenza di clock e numero di core. È proprio per questo motivo che in MC Computer eseguiamo test approfonditi su un’ampia gamma di processori, così da identificare con precisione quali modelli garantiscono i migliori risultati reali nel lavoro quotidiano.
Recentemente Adobe ha introdotto in After Effects la funzione Multi-Frame Rendering (MFR), che ha modificato in modo significativo la capacità del software di sfruttare i processori multi-core.
Qual è la CPU migliore per After Effects?
Per la maggior parte degli utenti, le CPU AMD Ryzen™ 9 9950X3D e Intel® Core™ Ultra i9 285K rappresentano il miglior equilibrio tra prestazioni e valore in After Effects. Entrambi i processori offrono prestazioni eccezionali senza richiedere un investimento eccessivo.
Sebbene presentino una capacità massima di RAM leggermente più limitata, questa non costituisce più un problema grazie alla nuova funzionalità High-Performance Playback Preview, introdotta in After Effects 25.2.
Questa tecnologia consente di utilizzare un SSD NVMe ad alta velocità come memoria cache, riducendo la dipendenza dalla RAM di sistema.
In questo modo è possibile privilegiare la scelta della CPU in base alle prestazioni pure, piuttosto che alla sola compatibilità con grandi quantità di memoria.
Più core rendono After Effects più veloce?
Prima dell’introduzione del Multi-Frame Rendering (MFR), After Effects non era in grado di sfruttare efficacemente un numero elevato di core: la maggior parte delle operazioni veniva eseguita su un solo core, rendendo la frequenza di clock molto più importante del numero di core totali.
Con l’arrivo del Multi-Frame Rendering, però, le cose sono cambiate. After Effects ora può elaborare più fotogrammi in parallelo, a patto che il sistema disponga di risorse sufficienti — cioè un buon numero di core, memoria adeguata e una GPU con VRAM disponibile.
La velocità di clock resta un fattore importante, ma il numero di core e la potenza complessiva del sistema stanno diventando sempre più rilevanti.
Inoltre, se utilizzate il motore di rendering Cinema 4D integrato o strumenti di terze parti come BG Renderer, questi possono sfruttare in modo ancora più efficiente i processori multi-core.
Perché non offrite workstation con doppio Xeon? Sono più veloci per After Effects?
In passato, After Effects beneficiava dei sistemi con molti core (inclusi quelli con doppio Xeon), ma a partire da After Effects CC 2015 questo vantaggio è venuto meno.
Adobe ha infatti rimosso la funzione “Render multiple frames simultaneously”, in parte per introdurre una maggiore integrazione dell’accelerazione GPU.
Il risultato è che, oggi, avere più core non significa necessariamente avere più velocità.
Poiché i processori con molti core lavorano a frequenze più basse, una CPU moderna con 8–16 core ad alta frequenza risulta spesso più veloce di un processore con più core o di una configurazione a doppia CPU.
La nuova tecnologia Multi-Frame Rendering ha reintrodotto in parte la possibilità di sfruttare più core, ma dai nostri test interni emerge che la scalabilità non è sufficiente a giustificare una workstation con doppio processore, che finirebbe per essere più costosa e meno efficiente di un sistema con una sola CPU ad alte prestazioni.
Scheda video (GPU)
Negli ultimi anni Adobe ha progressivamente aumentato l’utilizzo della GPU nelle proprie applicazioni, ma After Effects resta nel complesso più dipendente dalla velocità della CPU. Avere una GPU compatibile e supportata è importante, tuttavia passare a un modello di fascia più alta non sempre porta a un incremento significativo delle prestazioni.
Quale GPU (scheda video) è la migliore per After Effects?
Per After Effects è estremamente importante disporre di una GPU supportata, ma l’impatto di una GPU più potente dipende da quanti effetti accelerati dalla GPU si utilizzano. Le ultime GPU NVIDIA GeForce RTX Serie 50 offrono prestazioni eccezionali, ma per la maggior parte degli aspetti di After Effects la differenza di prestazioni tra una scheda e l’altra è piuttosto ridotta. Con l’avvento di nuove funzionalità in After Effects, tuttavia, questa situazione sta iniziando a cambiare:
- Per il Rendering Multi-Frame (MFR), la quantità di VRAM della scheda grafica è più importante che in passato. Per questo motivo la GeForce RTX 5080 16GB è la scelta migliore in assoluto secondo noi, ma se volete le migliori prestazioni in assoluto la RTX 5090 32GB è un po’ più veloce.
- Il nuovo “Advanced 3D Renderer” di After Effects versione 25 è fortemente accelerato dalle GPU e si comporta molto meglio con le GPU NVIDIA rispetto a quelle di altre marche. Inoltre, mostra una maggiore differenza di prestazioni tra le schede NVIDIA rispetto ad altri aspetti di AE.
Quanta VRAM serve per Adobe After Effects?
Anche se una GPU di fascia alta non sempre garantisce un incremento diretto e significativo delle prestazioni, è fondamentale che la scheda video disponga di una quantità sufficiente di VRAM (memoria video) per gestire correttamente i progetti su cui lavorate.
Con l’introduzione del Multi-Frame Rendering (MFR), After Effects può elaborare più fotogrammi contemporaneamente, e questo comporta un aumento dell’utilizzo della VRAM. Se la scheda video non dispone di memoria video sufficiente, il numero di fotogrammi che il software può processare in parallelo sarà limitato, con conseguente riduzione delle prestazioni complessive.
In altre parole, una GPU dotata di maggiore quantità di VRAM consente ad After Effects di attivare più thread di rendering simultanei, migliorando così la velocità di elaborazione globale.
Per questo motivo, consigliamo la NVIDIA GeForce RTX 5080 (16 GB) come soluzione bilanciata e ideale per la maggior parte degli utenti.
Tuttavia, per flussi di lavoro complessi o progetti 3D ad alta risoluzione, alcuni professionisti possono trarre vantaggio dalla RTX 5090 (32 GB), che offre una maggiore capacità di memoria e una potenza superiore nelle elaborazioni più intensive.
Le GPU multiple migliorano le prestazioni in After Effects?
Dai nostri test non abbiamo riscontrato alcun vantaggio concreto nell’utilizzo di più schede video in After Effects.
Il software non è progettato per sfruttare in modo efficiente configurazioni multi-GPU, per cui l’aggiunta di una seconda scheda grafica non comporta un aumento delle prestazioni.
After Effects richiede una scheda video “professionale”?
After Effects funziona perfettamente anche con le schede grafiche professionali NVIDIA RTX PRO™ (precedentemente note come Quadro), ma per la maggior parte degli utenti una scheda GeForce rappresenta la scelta migliore.
Le GeForce, infatti, sono molto più accessibili economicamente, e in After Effects eguagliano o superano le prestazioni delle schede professionali, mantenendo comunque un’elevata stabilità operativa.
Le schede RTX PRO possono offrire un’affidabilità leggermente maggiore, un aspetto che può risultare importante per workstation mission-critical, impiegate in produzioni di alto livello o in ambienti 24/7.
After Effects funziona meglio con NVIDIA o con AMD?
Attualmente, le schede NVIDIA offrono prestazioni superiori rispetto alle AMD in After Effects.
Inoltre, le GPU NVIDIA si sono dimostrate più affidabili sia dal punto di vista hardware che driver, motivo per cui preferiamo generalmente configurare i nostri sistemi con schede NVIDIA, salvo esigenze specifiche che richiedano l’uso di GPU AMD.
Come ottenere il supporto per display a 10 bit in After Effects
A differenza di Premiere Pro, in After Effects il supporto ai display 10-bit si ottiene esclusivamente tramite schede di monitoraggio video dedicate.
Nelle nostre workstation offriamo soluzioni come:
- Blackmagic Decklink Mini Monitor 4K
- Blackmagic Decklink Studio 4K 6G-SDI PCI-E
Queste schede sono progettate per fornire segnali video non compressi e non alterati, garantendo la massima qualità di immagine e fedeltà cromatica.
Per sfruttarle appieno, è necessario disporre di un monitor di alta precisione, in grado di gestire frame rate e risoluzione del progetto in corso.
Memoria (RAM)
La memoria di sistema, o RAM, rappresenta la memoria a breve termine del computer. Le componenti attive del sistema operativo, le applicazioni in esecuzione e i file di progetto aperti vengono caricati nella RAM per consentire un accesso estremamente rapido, molto più veloce anche rispetto al più performante SSD.
Con l’introduzione della funzione High-Performance Preview Playback, After Effects non è più limitato dalla quantità di RAM come in passato. Grazie a questa tecnologia, infatti, è possibile utilizzare un SSD ad alte prestazioni come cache, riducendo la dipendenza dalla memoria di sistema e permettendo a un’ampia gamma di CPU di offrire prestazioni ottimali in After Effects.
Tuttavia, la quantità di RAM rimane comunque un fattore chiave. In base alla durata, risoluzione e complessità dei progetti, disporre di una grande quantità di memoria consente ad After Effects di memorizzare più anteprime direttamente in RAM, migliorando la fluidità della riproduzione e riducendo i tempi di rendering temporaneo.
L’utilizzo di un SSD veloce come disco cache può compensare parzialmente eventuali limiti di memoria, ma è importante ricordare che nessuna unità di archiviazione è veloce quanto la RAM.
Quanta RAM serve per Adobe After Effects?
In passato, After Effects richiedeva una grande quantità di RAM per memorizzare i fotogrammi già generati e consentire una riproduzione fluida della timeline.
Tuttavia, a partire dalla versione 25.2, Adobe ha introdotto una nuova funzionalità chiamata High-Performance Preview Playback (HPPP) che ha modificato in modo significativo questo comportamento.
Grazie a HPPP, After Effects non dipende più in modo diretto dalla memoria di sistema come avveniva nelle versioni precedenti.
Ora, invece di utilizzare la RAM per memorizzare tutte le anteprime, è possibile sfruttare un SSD ad alte prestazioni come memoria cache, il che consente anche di utilizzare CPU con capacità di memoria inferiori, senza compromettere la velocità di lavoro.
Per chi utilizza After Effects 25.2 o versioni successive, 64 GB di RAM sono generalmente sufficienti per la maggior parte dei flussi di lavoro professionali.
Se però utilizzate altri software in parallelo (ad esempio Premiere Pro, DaVinci Resolve o strumenti 3D), è consigliabile tenere conto anche delle loro esigenze di memoria nel definire la quantità totale di RAM del sistema.
Quanta RAM serviva nelle versioni precedenti di After Effects?
Se state ancora utilizzando una versione più datata di After Effects, la quantità di RAM necessaria dipende da diversi fattori:
- la risoluzione del progetto,
- la profondità di colore (bpc – bit per canale),
- e il numero di fotogrammi che si desidera riprodurre in modo continuo.
Per stimare la quantità ideale di RAM necessaria, si può utilizzare la seguente formula di riferimento:
RAM necessaria (GB)=( [secondi desiderati di playback]×[FPS]×[altezza in pixel]×[larghezza in pixel]×[bit per canale] / 2,147,483,648 ) + 3
Questa formula consente di calcolare la memoria richiesta per la riproduzione fluida delle anteprime, tenendo conto delle caratteristiche specifiche del progetto.
Considerazioni sull’utilizzo della RAM in After Effects
È importante ricordare che l’utilizzo della RAM aumenta in modo proporzionale al framerate.
Ciò significa che, se lavorate con progetti a 60 FPS, avrete bisogno di una quantità di memoria doppia rispetto a quella indicata per un progetto a 30 FPS con le stesse caratteristiche.
In generale, se non avete esigenze particolari, consigliamo almeno 64 GB di RAM per la maggior parte degli utenti, oppure 128 GB se lavorate con progetti ad alta risoluzione (4K o superiori).
Tenete presente che, se utilizzate altri programmi contemporaneamente ad After Effects (come Premiere Pro, DaVinci Resolve o strumenti 3D), è necessario disporre di abbastanza memoria per tutti i software in esecuzione.
Per ottimizzare le prestazioni, vi consigliamo di impostare in Modifica > Preferenze > Memoria la quantità di RAM da riservare ad altri programmi.
In questo modo eviterete rallentamenti dovuti alla mancanza di memoria disponibile per il sistema operativo o per le altre applicazioni in uso.
Archiviazione (SSD/HDD)
L’archiviazione è spesso uno degli aspetti più sottovalutati nella configurazione di una workstation per video editing e motion graphics.
Anche se sono la CPU e la GPU a gestire la maggior parte dell’elaborazione, se il sistema di storage non è in grado di tenere il passo, le prestazioni complessive ne risentono.
La complessità della scelta deriva non solo dalla grande varietà di tipologie di unità oggi disponibili, ma anche dalla necessità di configurarle correttamente per ottenere il massimo delle prestazioni in After Effects.
Quale tipo di unità di archiviazione utilizzare per After Effects
Esistono tre principali tipologie di unità che possono essere impiegate in una workstation After Effects:
- HDD tradizionali (a piatti) – sono le unità più lente, ma anche le più economiche e disponibili in grandi capacità. Perfette per archiviazione a lungo termine e backup, ma non ideali per lavorare direttamente su file di progetto di grandi dimensioni.
- SSD SATA – offrono prestazioni diverse volte superiori agli HDD, a un costo maggiore. Sono ottimi per ospitare il sistema operativo, le applicazioni, i progetti attivi e persino i file di cache temporanea.
- SSD NVMe (M.2 o U.2) – rappresentano lo standard più veloce oggi disponibile.
Anche se più costosi, garantiscono tempi di accesso estremamente ridotti e sono fino a 10 volte più rapidi rispetto agli SSD SATA.
Per il sistema operativo la differenza non è enorme, ma per la cache disco utilizzata da High-Performance Preview Playback il guadagno di velocità può essere notevole.
La configurazione di archiviazione ideale per After Effects
Per ottenere un equilibrio ottimale tra prestazioni, organizzazione e sicurezza dei dati, consigliamo una configurazione a tre unità principali, da adattare al budget e alle esigenze specifiche:
- OS e Applicazioni (SSD o NVMe)
- Contiene il sistema operativo e l’installazione base di After Effects.
- Un SSD è fortemente consigliato per migliorare i tempi di avvio e di caricamento dei programmi.
- Un’unità NVMe può offrire un ulteriore vantaggio in termini di reattività generale.
- File di Progetto (SSD, NVMe o NAS)
- Mantenere i file di lavoro e gli asset multimediali su un’unità separata migliora l’organizzazione e la sicurezza dei dati.
- In caso di reinstallazione del sistema operativo, i progetti rimarranno intatti.
- È possibile usare SSD o NVMe in base al budget e al bitrate del materiale sorgente; per team di lavoro, anche un NAS ad alte prestazioni può essere un’ottima soluzione condivisa.
- Cache / Scratch Disk (NVMe consigliato)
- Questa unità è la più importante per le prestazioni in After Effects.
- Con l’introduzione di High-Performance Preview Playback, il software si affida molto di più a una cache su disco veloce.
- Un SSD NVMe dedicato permette di gestire queste operazioni senza rallentare il resto del sistema e isola i file temporanei per una manutenzione più semplice.
- (Opzionale) Unità aggiuntive (SSD o HDD)
- Possono essere utilizzate come backup interno, archivio intermedio o per espandere la capacità di archiviazione dei progetti.
- Alcuni professionisti preferiscono mantenere unità separate per media, esportazioni e salvataggi automatici.
È possibile lavorare su After Effects da un disco esterno?
Tecnicamente sì: è possibile archiviare progetti e filmati su un disco esterno e lavorare direttamente da lì. Tuttavia, questa pratica è una delle cause più comuni di problemi di prestazioni e stabilità segnalate dagli utenti.
Consigliamo sempre di copiare i file su un’unità interna prima di iniziare l’editing. Le unità esterne sono ottime per backup e archiviazione, ma non ideali per l’elaborazione diretta.
Un discorso diverso vale per i sistemi NAS ad alte prestazioni o per soluzioni di storage software-defined completamente basate su unità flash. Queste possono essere sufficientemente veloci per lavorare direttamente in tempo reale, oltre a offrire ridondanza dei dati e condivisione rapida tra più utenti in uno studio.
In MC Computer, possiamo fornire soluzioni di storage professionali — dai server NAS dedicati ai sistemi personalizzati per ambienti di produzione avanzati — garantendo prestazioni elevate, sicurezza dei dati e scalabilità nel tempo.
Schede Audio
Anche se l’audio non è l’aspetto principale in una workstation dedicata al motion graphics, una riproduzione sonora di qualità rimane un elemento fondamentale in qualsiasi sistema di video editing professionale.
Le opzioni disponibili sono numerose e comprendono:
- Audio integrato sulla scheda madre, adatto per configurazioni standard o ambienti di montaggio base.
- Schede audio dedicate PCI-E, che offrono una migliore qualità di conversione e maggiore isolamento dai disturbi elettrici, ideali per l’editing audio-video sincronizzato.
- DAC esterni (Digital-to-Analog Converter) via USB, preferiti da molti professionisti per la fedeltà del suono e la versatilità di collegamento con monitor da studio e sistemi di speaker professionali.
L’audio integrato è sufficiente per After Effects?
La qualità dell’audio integrato presente nella maggior parte delle schede madri moderne è migliorata in modo significativo negli ultimi anni. Tuttavia, poiché il chip audio si trova sullo stesso circuito stampato della scheda madre, possono verificarsi interferenze di segnale che riducono la qualità sonora complessiva.
Questo problema non si presenta se si utilizzano uscite digitali (come HDMI o SPDIF) per audio stereo o 5.1, ma in caso di cuffie o diffusori analogici la resa può risultare inferiore rispetto a quella offerta da dispositivi audio dedicati.
Meglio una scheda audio PCI-E o un DAC USB per After Effects?
Attualmente, i DAC USB (Digital-to-Analog Converter) rappresentano la soluzione consigliata per le workstation di editing. Offrono una qualità audio eccellente, sono facili da installare, e raramente presentano problemi di compatibilità o driver con After Effects. Inoltre, esistono numerosi modelli tra cui scegliere, in base alle necessità di ingressi e uscite audio.
Le schede audio PCI-E possono anch’esse garantire un’ottima qualità sonora a un costo contenuto, ma il software di gestione che le accompagna risulta spesso pesante e poco ottimizzato, e in alcuni casi può creare conflitti o instabilità con After Effects e altri programmi della suite Adobe.

Domande Frequenti – FAQ
State pensando di passare da Mac a PC? Possiamo aiutarvi.
Assolutamente sì!
Nel corso degli anni abbiamo assistito numerosi clienti nel passaggio da Mac a PC, offrendo supporto tecnico e consulenza personalizzata per garantire una transizione fluida e senza interruzioni del workflow.
Abbiamo anche raccolto le domande più frequenti e le indicazioni pratiche in una sezione dedicata per chi desidera affrontare questo cambiamento con sicurezza e competenza.
After Effects integra funzioni basate sull’intelligenza artificiale?
Sì.
Adobe sta progressivamente introducendo funzionalità basate su intelligenza artificiale, riunite sotto il nome di Adobe Sensei.
In After Effects, alcuni strumenti chiave che sfruttano l’AI includono:
- Content Aware Fill, che funziona in modo simile a quello di Photoshop, ma è in grado di analizzare i fotogrammi nel tempo e generare automaticamente i pixel mancanti in modo intelligente.
- Roto Brush 2, che utilizza l’intelligenza artificiale per tracciare automaticamente un soggetto attraverso i fotogrammi, riducendo drasticamente i tempi necessari per l’isolamento manuale degli elementi.
Quanto sarà più veloce una nuova workstation per After Effects?
Se volete sapere quanto più rapido sarà un sistema MC Computer rispetto a quello attuale, vi basterà confrontare le prestazioni dei nostri benchmark interni.
Utilizziamo infatti una suite di test dedicata ad After Effects per misurare le prestazioni reali del sistema, e tutti i nostri risultati sono direttamente confrontabili con i punteggi riportati nelle nostre analisi hardware e configurazioni consigliate.
Le workstation MC Computer supportano Thunderbolt?
Sì!
La nostra workstation standard per After Effects supporta nativamente Thunderbolt 4, l’interfaccia più recente e veloce attualmente disponibile.
Altri modelli possono richiedere una scheda di espansione dedicata, quindi vi invitiamo a consultarvi con uno dei nostri esperti per verificare la configurazione più adatta alle vostre esigenze.
Le workstation MC Computer supportano display HDMI o SDI a 10 bit?
A differenza di Premiere Pro, in After Effects il supporto ai display a 10 bit si ottiene esclusivamente tramite schede di monitoraggio video dedicate.
Offriamo, ad esempio:
- Blackmagic Decklink Mini Monitor 4K
- Blackmagic Decklink Studio 4K 6G-SDI PCI-E
Queste schede sono progettate per trasmettere segnali video puri e non compressi, garantendo la massima fedeltà cromatica e qualità d’immagine.
Per sfruttarle appieno, è necessario disporre di un monitor professionale accuratamente calibrato, capace di gestire frame rate e risoluzione del vostro progetto.
Le workstation MC Computer sono adatte per video a 360° o VR?
Sì.
Sebbene After Effects non offra ancora un supporto nativo completo ai flussi di lavoro VR o a 360°, molti nostri clienti utilizzano le nostre workstation ad alte prestazioni per creare, modificare ed esportare contenuti immersivi, grazie alla loro potenza di calcolo e stabilità.
Non sapete quale configurazione hardware scegliere per After Effects?
Nessun problema.
Potete consultare la nostra guida all’hardware consigliato per After Effects, dove analizziamo ogni componente chiave (CPU, GPU, RAM, storage, ecc.) e spieghiamo quali soluzioni offrono le migliori prestazioni in base al tipo di progetto.
In alternativa, potete contattare uno dei nostri consulenti tecnici: vi aiuteremo a configurare una workstation su misura, perfettamente calibrata per il vostro flusso di lavoro creativo.
Alla ricerca della workstation perfetta per After Effects?
In MC Computer progettiamo sistemi personalizzati pensati per ottimizzare ogni fase del vostro workflow — dal compositing al rendering finale.
Non sapete da dove iniziare?
I nostri consulenti tecnici sono pronti ad aiutarvi a costruire la workstation perfetta per il vostro lavoro.